venerdì 6 marzo 2015

Lavoro sottopagato

A me fa ridere la parola "lavoro sottopagato".
È così densa di ironia e di un certo sadismo.

Perché è proprio la dimostrazione di quanto a una persona non gliene può fregare un cazzo e quanto un altra non vale niente.
Il potere non si concentra nella leadership o nel capitale, ma nel modo in cui si annienta la dignità di una persona.

Le bugie dell'umanità sono l'esistenza dell'amore e la concentrazione del potere nel capitale.

Il potere è sapere inculare le persone e paracularsi in maniera impeccabile nel momento in cui le continue puttanate sparate cominciano ad implodere

Post-it mentale: smettere di credere ai vari uomini che si dimostrano innamorati o interessati o che credo ci provino con me, evitare di fissare ricconi nell'attesa di un daddy sugar, smettere di credere che " grosso cliente interessato a te = tanto cash". Essere naif è solo una fregatura. Provare sentimenti una grande cazzata. Accettare lavori altamente sottopagati è non avere dignità personale. Essere poveri è un così grave problema?

mercoledì 3 dicembre 2014

I dolori della giovane Skate Moss

(Si è un altro post che parla di me, no non ci sono parolacce, centra con la vita da giovane donna mulatta)

Mah.

Doppio mah.

Dopo essere stata chiusa fuori da una casa pur di fare una colazione ristoratrice per superare i postumi, una vecchietta mi diede una lezione importante sulla vita: gli omani son tutti insemenii.

Mai verità fu più grande.

Ebbene Skate Moss, ovvero me medesima, è riuscita a beccarsi ben due due di picche.
Voglio 90 minuti di applausi.
Che poi non sono neanche troncamenti di abbordaggi tristi netti. Nessuno dice nulla, tutto deve essere interpretato, tutto questo nel silenzio dell'etere sancito da una data e dall'ora dell'ultima visualizzazione.

Non è la prima volta che accade e nemmeno l'ultima. Non ho paura del rifiuto. Ho fatto l'abitudine all'usanza prettamente padana a considerare la bellezza non caucasica come di serie b. Ho fatto l'abitudine a sfondare muri di timidezza o di alterigia.

La frase "sei bella e spaventi i ragazzi" è una presa per il culo. È come dire che il crispy mcbacon spaventa gli habitué di McDonald.

Si ha il coraggio di bere quantità di alcolici non indifferenti, di fumare quantità di sigarette esagerate. Si ha paura di mandare a cagare preventivamente una ragazza (per paura di spezzarle il cuore? Con tutta la misoginia che le donne vanno in contro sul serio qualcuno può pensare che un babbeo possa affondare l'esistenza con un rifiuto?).

Mah.

Doppio mah.

martedì 18 novembre 2014

Bad times, very fucking good times

Sono negli States per la prima volta.
Probabilmente sono felice.
Lavoro un sacco.
Lavoro sul serio.

Questo più che un post, è un post it mentale, per ricordarmi che a vent'anni devo vivere. Che esisto io, ma c'è un universo di magagne emotive altrui.
Che saper stare da soli è un pezzo della roccia su cui bisogna fondare la propria esistenza.

-pensieri strani e contraddittori sull'essere (giovane) donna e sul rapporto con l'altro sesso

L'ironia: suggellare un patto con la propria anima di non sottomettersi più emotivamente ad un uomo. Attraverso un anello a forma di serpente, cioè simbolo biblico dell'emancipazione. Momentaneamente è sotto custodia di un uomo.

Mentitori seriali.
È una cosa alquanto divertente. Le donne sono l'universo emotivo primordiale, la madre archetipa, gli uomini menzogna. Dopo amplessi mediamente soddisfacenti, solo carezze sterili e parole menzognere.
L'universo femminile non si accontenta del proprio partner, semplicemente crede nelle bugie che vengono propinate a go go

Sembra una cosa charmant essere una donna indipendente. Invece si sta soli. Al bar con il tè fumante.
Ad aspettare mezzecartucce che dopo aver sparato le loro buone due orette di cagate non sanno che fare, che dire.
Gli uomini sono misteriosi.
Sembrano tutti patate inermi, e invece sono tutti fragilissimi vasi di pandora. Appena li apri, fanno solo del mare.
NB: è un male volontario in quanto è una scelta dell'individuo a credere nelle illusioni.

Non bisogna essere enti di beneficenza erotica. Essere sensuali è una questione di esistenza: significa saper essere sé stesse.

Sono sfortunata in amore come nei giochi aleatori. O sono stupidi o sono brutti.

Pensavo di poter stare sola. Ma le certezze hanno una scadenza come lo yogurt, e hanno lo stesso gusto quando lo scopri troppo tardi. Io non so star da sola, perché ho paura del mio vuoto emotivo. Perché è la prassi portare a spasso il proprio cagnetto-uomosenzadignità preso per le palle. Piuttosto continuo a caramellarmi nelle parole menzognere che sono tanto lusinghiere nel riceverle quanto inutili.
No, non voglio parole, né rose, né regali. Voglio una porsche davanti casa.

-nota a me stessa

Alla fine sono arrivata seconda al concorso di bellezza
Mi sono emozionata un poco... Ho pianto un pochino.
Lezioni di vita: non vergognarsi del proprio corpo, non vergognarsi delle proprie emozioni. Gli sguardi e i tacchi sono armi non solo di seduzione, ma di autodeterminazione della femminilità.
Note positive: finalmente ho un orologio, per la gioia delle persone cui abbono la classica oretta e mezza di ritardo (tipo la povera diavolessa di una I.C.)
Note a me stessa: goditi la bellezza del vivere, e smettila di fare la scaricatrice di porto
Aneddoti: l'anello con cui ho sigillato un patto con la mia anima di non illudermi né tantomeno avere alcun tipo di fissazione con qualche uomo, è stato in custodia per una giornata e mezza da un uomo. Ironia portami via.
Me, medesima, emo: mi sono sentita sola emotivamente. Sola, ma forte.

venerdì 31 ottobre 2014

Gloria e vanagloria

I concorsi di bellezza ti spersonalizzano.  Tensione, male alle gambe e paura. Paura di non essere mai abbastanza, paura di essere emarginati, paura di essere sé stessi. Impersonare la maschera migliore che si ha nella cabina armadio della psiche, infilare sguardi languidi come mutandine color carne. Cattiveria e civetteria. Cattiveria. Erotismo da salumeria.

Il vortice satin di abiti cheap, indossati come fosse l'ultimo brandello di stoffa pregiata, elegantemente esibita da una prostituta. Perché è questo prostituire l'immagine, stuprare la propria umiltà.

In che mondo mi sono ficcata? Io non c'entro proprio nulla tra queste ragazze, con un finto ego lungo come la nave su cui soffro la mia crociera. Ci sono problemi più grossi nel mondo che fare 6 piani su luccicosi e lussuriosi tacchi 15, mentre inesorabile come la  continua e perpetrata sofferenza (voluta) ondeggia violentemente.
Lacrime di rabbia. Lacrime false come le tette pushappate, l'abbronzatura, gli autoscatti felici, le unghie di gel sbriluccicoso. Se non brilla tu non brilli. Essere in penombra penalizza. Bisogna sgomitare, afferrare con i denti luminosi come diamanti il fascio di luce ed estrarre l'exalibur della bellezza per colpire i giudici, dei fasulli di un mondo vero. Perché l'apparenza è vera. Non è solo percezione, è la realtà in cui il corpo è circondato.

Non lascio affondare la mia femminilità in un mucchio di stronzate posticce. Il bon ton non esiste, esiste l'eleganza di vivere.

lunedì 27 ottobre 2014

So vain

Sono vanesia.

Non implica essere stupida.

Implica che non devo recriminare il fatto di essere nata ragazza, che non è negativo pensare e prendersi cura del proprio corpo. Rendersi conto che l'apparire ha delle conseguenze sulle reazioni delle persone.

In realtà non voglio fare un post intelligente/supponente/velleitario.
Per la prima volta in vita mia provo il sentimento di rivalsa.

Verso i ragazzi che mi hanno tirato i due di picche, perché la bellezza non eburnea è di serie B. Verso quelli che mi hanno fatto sentire un cesso a pedali. Verso le ragazze che si comportavano tipo mean girls. Verso altre squinzie che mi facevano sentire che non ero femminile quanto loro. Verso quelli che dopo un rapimento mistico e sensuale, fuoco e fiamme scomparivano peggio dei desaparecidos. Verso le illusioni e i casi umani.

Verso me stessa, l'idea che avevo di me, della mia bellezza. Perché è molto semplice emanare bellezza, ed è semplicemente vivere e provare emozioni. Tutto il resto xe de plastegon.

(In realtà vaffanculo a tutti, parto per una crociera grazie ad un concorso di bellezza, e invece di augurare la pace nel mondo come frotte e frotte di miss, alzo il dito medio contro tutti gli stronzoni che hanno abbattuto sistematicamente la mia autostima e il mio amor proprio)